Femminicidio di Alessandra Matteuzzi: psicologa giustifica l’assassino su TikTok, arriva la decisione dell’Ordine
Manuela Bargnesi aveva pubblicato su TikTok un video in cui difendeva Giovanni Padovani, il 27enne condannato all’ergastolo per l’omicidio brutale di Alessandra Matteuzzi, avvenuto a Bologna il 23 agosto 2022. Nel video, Bargnesi affermava di voler raccontare “come erano andati realmente i fatti”, descrivendo la relazione tra i due come tossica e giustificando indirettamente l’assassino.
Padovani, psicologa lo difende dopo il femminicidio di Alessandra Matteuzzi
Tra le dichiarazioni più controverse: “Giovanni non ha il profilo di un killer… Le relazioni tossiche ti snaturano”. La psicologa attribuiva alla vittima una parte di responsabilità per quanto accaduto, scatenando indignazione pubblica e l’esposto della sorella di Alessandra Matteuzzi.
L’Ordine degli psicologi delle Marche ha giudicato il comportamento di Bargnesi come una grave violazione del codice deontologico, rilevando infrazioni a ben 9 articoli, tra cui:
- Segreto professionale: Bargnesi ha parlato pubblicamente di una situazione senza aver avuto un contatto clinico diretto con la vittima.
- Responsabilità professionale: Ha espresso giudizi non supportati da riferimenti scientifici.
- Decoro della professione: L’utilizzo di TikTok per trattare temi così delicati è stato ritenuto inappropriato e lesivo dell’immagine della categoria.
Nel provvedimento, l’Ordine ha sottolineato che Bargnesi ha agito “senza rispetto per la dignità professionale”, aggiungendo che le sue esternazioni potrebbero fornire argomenti pericolosi ai maltrattanti, come l’idea che le vittime possano istigare alla violenza.
La sanzione e le possibili conseguenze
La radiazione è la sanzione disciplinare più grave per uno psicologo. Bargnesi potrà impugnarla davanti al tribunale di Ancona, ma il provvedimento evidenzia il massimo rigore con cui l’Ordine degli psicologi ha valutato il caso.
L’Ordine ha stigmatizzato l’uso improprio dei social media da parte della professionista che si occupa di salute mentale, dichiarando che TikTok non può essere un luogo deputato per discutere di questioni professionali.